Se credi che ogni bambino abbia diritto al suo papà, firma ora.
Aiutaci a rompere il silenzio.
Sono padre di tre figli.
Una discussione familiare ha segnato l’inizio di un incubo: sono stato allontanato improvvisamente da casa e dalla vita dei miei bambini, in seguito a una generica accusa di violenza.
Sono un padre come tanti. Ho sempre amato e cresciuto i miei figli con cura. Ho rispettato la legge, pagato le tasse, creduto di vivere in uno Stato di diritto.
Invece, mi sono ritrovato trattato come un pericolo. E la mia voce è stata ignorata.
Oggi posso vedere mia figlia e uno dei miei figli ogni due settimane, sotto sorveglianza. Il più grande ha smesso di vedermi, vittima di una manipolazione emotiva e di un sistema che ha fallito nel proteggere il legame genitoriale.
In tutta Europa, ogni giorno, migliaia di padri vengono lentamente cancellati dalla vita dei loro figli senza aver commesso alcun reato.
Basta un’accusa, una separazione conflittuale, o l’attivazione automatica di “protocolli di protezione” – e vengono spinti fuori: dalla casa, dalla scuola, dalle giornate dei loro bambini.
A volte non c’è nemmeno un vero processo. Nessuna condanna.
Eppure, i tribunali impongono visite sorvegliate, distanze forzate, silenzi infiniti.
"Se tuo padre non ti vede, un motivo ci sarà."
Ma spesso l’unico motivo è questo:
essere un uomo, essere un padre, e non avere una lobby a difenderti.
Con questa petizione voglio rompere il silenzio su una realtà nascosta: quella dei padri esclusi senza giusto processo, senza essere ascoltati, senza una voce.
Non per fare rumore, ma per creare connessione. Per incontrare altri che, come me, stanno vivendo questo stesso dolore.
Ho creato uno spazio di resistenza silenziosa, un luogo dove raccogliere storie vere:
Vox Silentii – perché anche chi non ha più voce merita di essere ascoltato.